In appoggio allo sciopero generale nazionale del 26 ottobre, indetto dal sindacalismo di base, e alla manifestazione nazionale di Roma di sabato 27 ottobre, promossa dal S.I. Cobas.
Sabato 20 ottobre ore 15.00
Capannori P.zza Aldo Moro, Lucca
(Sala riunioni di fronte al palazzo comunale)
ASSEMBLEA
DI LAVORATORI IMMIGRATI E LAVORATORI ITALIANI
CI SONO SOLO DUE RAZZE:
LA RAZZA SFRUTTATRICE E LA RAZZA SFRUTTATA NON CI DIVIDE LA “RAZZA”, MA LA CLASSE SOCIALE
Interverranno alcuni lavoratori immigrati militanti del S.I. Cobas che presenteranno l’opuscolo “Contro il razzismo, arma dei padroni e le politiche governative sull’immigrazione. Per l’unità nella lotta tra lavoratori italiani e immigrati”. È prevista la proiezione del documentario “immigrazione: storia, S.I. Cobas, la lotta e la prospettiva”.
Contro le cause delle emigrazioni forzate, in particolar modo dall’Africa, che sono: l’estrema povertà ereditata dal colonialismo, il debito estero dei paesi dominati e controllati, prodotto della loro spoliazione storica ad opera del colonialismo, il fenomeno del land-grabbing, cioè del furto delle terre africane, asiatiche e sudamericane, i cambiamenti climatici, le acute diseguaglianze sociali prodotte dal capitalismo, le guerre di aggressione imperialiste, ecc.
Per l’appoggio incondizionato alle lotte operaie, contadine e sociali che anche in Africa si scon- trano con i governi fantoccio locali asserviti all’imperialismo.
Contro il razzismo di stato del Governo Di Maio-Salvini e di quelli precedenti: per l’abolizione non solo del decreto sicurezza Salvini, ma di tutte le leggi anti-immigrati.
Per il permesso di soggiorno unico europeo incondizionato a tutti gli immigrati che risiedono in territorio europeo, pre-condizione per spezzare il ricatto della “clandestinità” e per favorire l’unità nella lotta tra lavoratori europei e lavoratori immigrati.
Contro l’aumento dello sfruttamento capitalistico di tutto il proletariato: “stabile”, precario, disoccupato, immigrato, femminile, giovanile, pensionato.
Per l’internazionalizzazione e l’unificazione della contrattazione collettiva, il cui perno dovrà essere la drastica, generalizzata e incondizionata (svincolata dalla produttività, dalla flessibilità e dalla competitività) riduzione dell’orario e del tempo di lavoro a parità di “salario sociale di classe”.
Collettivo “Il cuneo rosso”