Riceviamo e volentieri pubblichiamo. A differenza di altri, consideriamo questa guerra, una guerra tra NATO e Russia, provocata, scoppiata e condotta per finalità che, dall’una e dall’altra parte, non hanno nulla a che vedere con le necessità del proletariato, ucraino o russo o di qualsiasi altra nazionalità. Per questo abbiamo dato e daremo spazio ai fenomeni di disfattismo da ambo i lati del fronte. (Red.)
Non siamo carne da cannone!
Con le donne ucraine di Khust (Chust) in prima fila, appoggiamo e diffondiamo la loro rivolta contro l’arruolamento obbligatorio dei loro uomini, chiamati ad uccidere altri proletari!
Tutto ciò potrà essere fermato se azioni come questa si estenderanno in Ucraina e in Russia e saranno sostenute a livello internazionale con una mobilitazione di massa.
Contro questa guerra infame, disfattismo internazionale e lotta per la difesa delle nostre vite!
Contro la propaganda servile, che ci vuole trascinare verso nuove povertà e nuove violenze diciamo anche qui: nessun sacrificio per i vostri profitti, per la vostra guerra!