Ancora da Napoli, ancora i disoccupati organizzati napoletani del Movimento 7 novembre e di Cantiere 167 Scampia! Ancora loro in campo per contrastare le interminabili manovre di rinvio e di logoramento delle istituzioni locali che non vogliono rassegnarsi a ciò che già hanno dovuto assicurare ripetutamente : uno sbocco di lavoro per centinaia di disoccupati conquistato da loro con la lotta collettiva auto-organizzata, senza l’umiliazione di doversi inchinare a qualche piccolo o ‘grande’ boss della politica istituzionale, o ai suoi portaborse. E senza farsi piegare dalla grandinata di denunce e di intimidazioni che gli sono piovute addosso. Una loro sanguigna fan torinese, che apprezza i proletari e le proletarie che camminano a testa alta, gli ha scritto su Facebook: “Siete grandissimi. Siete un grandissimo esempio di lotta”. Niente da aggiungere. (Red.)
Due giorni di lotta intensa, forte e determinata del movimento dei disoccupati organizzati di lunga durata di Napoli appartenenti alle platee storiche.
Iniziata ieri mattina e conclusa poco fa, la mobilitazione ha visto centinaia di disoccupati/e in corteo per le strade di Napoli fino ad assediare il Consiglio Comunale con una delegazione riuscita ad entrare all’interno ottenendo che l’intero Consiglio votasse un documento/mozione a sostegno della conclusione delle procedure per formazione ed inserimento al lavoro, di denuncia dell’attacco mediatico e politico al Reddito di Cittadinanza e della criminalizzazione della lotta dei disoccupati.
La giornata ha visto l’incontro con il Sindaco di Napoli, l’Assessore al Lavoro ed alcuni capigruppi Consiliari nel merito della vertenza.
Purtroppo la continua inaffidabilità delle Istituzioni, che produce rabbia e nervosismo, si è palesata quando – neanche nelle poche ore successive – le stesse procedure individuate e comunicate alla delegazione hanno evidenziato alcune problematiche che hanno messo in discussione alcuni principi cardini delle nostre rivendicazioni.
Per questo non ci fidiamo mai se non di noi stessi.
Dopo anni ed impegni non potevamo e non possiamo accettare questo atteggiamento né ulteriori rinvii e slittamenti.
Per questo motivo il movimento ha occupato nel pomeriggio alcune sale del Consiglio Comunale dopo alcuni momenti di tensione, contatto con le forze dell’ordine ed anche aggressioni verso alcuni nostri portavoce. Assessori e consiglieri erano pronti ad uscire dal Consiglio ma i disoccupati sono rimasti nella struttura comunale tutta la notte (con diversi incontri che si moltiplicavano con imbarazzanti scuse e giustificazioni) anche con provocazioni della polizia municipale nel pieno della notte, mentre si manteneva vivo il presidio solidale a Via Verdi.
Nella mattinata di oggi, proseguendo l’iniziativa di lotta, si sono svolti parallelamente il tavolo d’urgenza tra Prefettura, Regione, Comune di Napoli e numerosi ulteriori incontri.
Nonostante questo l’amministrazione ha continuato ad assumere posizioni ambigue circa la risoluzione dei problemi emersi, non degnandosi neanche di riportarci chiaramente gli esiti del tavolo con gli altri enti.
La piazza ha quindi nuovamente risposto con un corteo spontaneo che ha sicuramente aiutato la paralizzazione della città già causata dalle chiusure di Via Acton e non solo.
Con uguale intensità, contemporaneamente, un altra delegazione ha affrontato l’ennesimo incontro con l’assessore al lavoro.
Un incontro molto acceso che si è concluso solo quando la delegazione ha avuto formalmente l’informazione circa le tempistiche per l’individuazione della risoluzione delle problematiche emerse.
Solo nel pomeriggio di oggi, quindi, il movimento tutto ha deciso di ridarsi appuntamento Martedì h 13:00 a Piazza Municipio.
Vogliamo dirlo con estrema chiarezza, la rabbia che abbiamo espresso in questi giorni è completamente legittimata e giustificata dall’atteggiamento surreale delle istituzioni.
Anzi, se dovessero essere messe in discussione le scelte indicate o non si dovessero individuare le soluzioni auspicate, con la stessa modalità accompagneremo le prossime giornate e settimane.
Il nostro appello va direttamente ai disoccupati e alle disoccupate.
Non abbiamo amici nelle istituzioni, abbiamo degli interessi nostri da portare avanti che oggi assumono la parola d’ordine di una formazione finalizzata a lavori di pubblica utilità.
L’unica nostra garanzia è la lotta e la presenza in piazza.
Movimento Disoccupati 7 Novembre, Cantiere 167 Scampia