Assemblea sull’immigrazione a Mestre, sabato 20 maggio. Nuove informazioni. Testo in arabo, bengalese, francese

Si è deciso di anticipare alle ore 15.30 la convocazione dell’Assemblea di sabato 20 maggio sull’immigrazione, per consentire alle Associazioni che hanno dato la loro adesione di poter intervenire nel dibattito dopo gli organizzatori. Hanno aderito, finora, l’Associazione Sunugal, L’Associazione Venice Bangla School e Centro culturale, Diaspora Panafricana d’Italia (Diasporafit), Griots Venezia, Refugee Welcome Venezia, Associazione Libertà d’Africa Venezia, Forum Internacional Fontié ki Kwazwe – Fronteiras Cruzadas (Brasile).

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“La sorte delle lavoratrici e dei lavoratori immigrati è la sorte di tutti”. Assemblea a Mestre, sabato 20 maggio, con P. Basso, A. Milani, M. Malocaj, M. Jaramillo, A. Zemenfes, A. La China, K. Bekkal

25 anni fa veniva approvata la prima legge “organica” sull’immigrazione in Italia: la Turco-Napolitano. Da allora sono stati 25 anni di leggi contro gli immigrati e le immigrate, e di guerre neo-coloniali ai loro paesi di provenienza. Poco importa se al governo ci fosse il centro-sinistra o il centro-destra, anche se le misure più odiose portano il nome di Minniti, Salvini e Meloni-Piantedosi. E hanno fatto scuola nell’Unione europea.

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La catastrofe ecologica nel Sud e Nord del mondo. Registrazione video dell’assemblea (Mestre, 22 aprile)

Questa è la registrazione integrale dell’assemblea organizzata dal nostro blog, dal Comitato permanente contro le guerre e il razzismo di Marghera e dalla TIR sabato 22 aprile a Mestre, a cui hanno partecipato come correlatori militanti dell’Osservatorio Popolare di Bagnoli, del Movimento NO Pfas, dell’Assemblea No Tav – Vicenza, e a cui sono intervenuti un’attivista di Ultima Generazione e un compagno albanese.

La partecipazione è stata modesta (poco più di 30 presenti), ma chi avrà l’interesse di ascoltare la registrazione, potrà giudicare sulla qualità e la riuscita del confronto, decisamente inusuale, che abbiamo proposto tra militanti internazionalisti rivoluzionari e militanti dei movimenti ecologisti. Si tratta solo di un inizio, da tutte/i i presenti giudicato positivo. (Red.)

Milano, 11 giugno. Assemblea per rilanciare l’iniziativa di classe internazionalista contro la guerra imperialista in Ucraina – Fc, Fgc, Iskra, Tir

La guerra in atto tra il blocco USA-NATO-UE e Federazione Russa nel territorio ucraino conosce una continua escalation dagli esiti imprevedibili. Sul campo, centinaia di migliaia di soldati combattono un conflitto sanguinosissimo, con una terribile distruzione di vite umane e ambientale, dando così l’idea di quale apocalittica catastrofe potrebbe essere, per l’umanità e la natura, una nuova guerra mondiale in pieno ventunesimo secolo.

I governi del blocco imperialista euro-atlantico spingono furiosamente perché il massacro prosegua e si allarghi “fino all’ultimo ucraino”, inviando ingenti quantità di aiuti militari in ogni forma – fino alla fornitura di proiettili all’uranio e alla riaffermazione della dottrina dello “strike first” rispetto all’impiego dell’arsenale atomico statunitense. La propaganda di guerra di Putin e del governo russo non sono da meno, ed esprimono la chiara volontà di proseguire la guerra fino al raggiungimento dei propri obiettivi, alla base della decisione strategicamente ponderata di garantire in questo modo gli interessi della propria borghesia.

Lo scontro bellico in atto in Ucraina appare sempre più come un momento di svolta epocale, in cui la competizione inter-imperialista per il controllo di risorse, infrastrutture e tratte commerciali, mercati e territori strategici scende sul piano militare su una scala enorme, con il confronto a tutto campo tra il tentativo degli USA di mantenere la propria posizione apicale e la volontà da parte di un nuovo blocco in formazione attorno a Cina e Russia di affermare un nuovo assetto internazionale.

È, al tempo stesso, una guerra con pesanti ricadute anche sui lavoratori dei paesi che, per ora, non hanno proprie truppe massicciamente sul campo. È partita una frenetica corsa mondiale al riarmo con giganteschi piani di spese militari, con cui tutti i paesi cercano di farsi trovare più pronti possibile ad ogni evenienza in un contesto di rapida dislocazione di forze tra i blocchi imperialisti e dentro di essi.

Il passaggio ad un nuovo ordine mondiale “multipolare” non sarà in alcun modo pacifico ed indolore. Chi lo sostiene, esprime una posizione opposta agli interessi del proletariato e delle masse oppresse di tutto il globo: un mondo “multipolare”, costituito strutturalmente da campi imperialisti in accesa e costante competizione tra loro, produrrà una tendenza alla guerra sempre più acuta, e un peggioramento globale delle condizioni di vita e di lavoro della classe lavoratrice.

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