Questi sono gli ultimi materiali relativi allo sciopero in atto da quasi due settimane alla Coop di Pieve Emanuele contro il Consorzio C.L.O., nel corso del quale la fermezza operaia, l’organizzazione operaia, il sostegno dei facchini di altri magazzini e dei solidali hanno consentito di respingere gli attacchi di squadracce private e della polizia di stato.
E’ una lotta che va fatta conoscere perché ha al suo centro necessità operaie sentite in un’infinità di altri luoghi di lavoro, fabbriche, magazzini, laboratori – ad esempio, in questi giorni, alla Stellantis di Pomigliano si sciopera in massa (dopo tanto tempo) proprio contro ritmi di lavoro insopportabili e la pretesa aziendale di impedire, costi quel che costi, l’organizzazione operaia sul luogo di lavoro – come la “etica” Coop che pretende tenere il SI Cobas, in quanto sindacato combattivo, fuori dai suoi magazzini.
Viva la lotta operaia, viva l’unità della classe operaia! (Red.)
La Coop sfrutta i lavoratori nei suoi depositi di Pieve Emanuele (in provincia di Milano) tramite la società CLO servizi logistic, e se protestano per chiedere i loro diritti, ecco la loro risposta immediata: lavoratori mandati in ospedale, manganellati dalla polizia chiamata dalla stessa Coop e dalla società CLO.
DAL BRASILE A NAPOLI: SOLIDARIETÀ AI DISOCCUPATI/E ORGANIZZATI.
Con orgoglio ed emozione pubblichiamo, tra i tantissimi comunicati di solidarietà che ci stanno arrivando, quelli di due importanti organizzazioni di lotta sindacali dal Brasile: CSP-Conlutas/BA e Sindjufe-BA – Gestione Unità nella Resistenza Salvador, Bahia, Brasile
La nostra lotta supera i confini nazionali e ricorda a tutti noi che i proletari di tutto il mondo devono unirsi.
COMBATTERE NON È REATO!
CSP-CONLUTAS/BA è solidale con i lavoratori del Movimento “disoccupati 7 novembre” e “Cantiere 167 Scampia” di Napoli, Italia
Tutta solidarietà alla classe operaia che lotta!
La storia dell’umanità è la storia delle lotte di classe, e quella che vive del suo lavoro è quella che produce davvero valore per il Paese in cui vive. Tuttavia, i detentori dei mezzi di produzione e i grandi dirigenti del capitale usurpano posti di lavoro e il diritto della gente ad accedere a questi, creando masse di disoccupati che aumentano a ogni crisi naturale o strutturale del capitalismo.
E quando si uniscono nella ricerca di lavoro e diritti, vengono oppressi e vilipesi, come se fossero usa e getta e superflui. Non lo sono! Sono loro che muovono l’economia e sostengono il Paese!
La CSP Conlutas Centrale sindacale e popolare solidarizza con i lavoratori e le lavoratrici dei movimenti “Disoccupati 7 novembre” e “Cantiere 167 Scampia”, e chiede rispetto alla classe che lotta per il lavoro e i diritti!
Nel manifesto che sta circolando virtualmente, i movimenti unificati affermano giustamente che lamentarsi per un lavoro stabile e sicuro non è un reato, ma un diritto, e che lottare per i diritti non è un reato! Invitiamo le organizzazioni dei lavoratori a sostenere i movimenti di lotta.
CSP-Conlutas/BA, Brasile
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Sindjufe-BA sostiene il movimento dei disoccupati a Napoli
Tutta la solidarietà alla classe che vive di lavoro e con il suo lavoro costruisce il paese. I lavoratori non hanno causato la crisi del capitale, non devono pagare questa bolletta! I disoccupati, che lottano per un lavoro e compongono i movimenti “Disoccupati 7 novembre” e “Cantiere 167 Scampia” di Napoli, in Italia, sono da mesi oggetto di processi e accuse e, più recentemente, di repressione della polizia nelle loro manifestazioni di strada, come se fossimo nel XVIII o XVIII secolo!
Da quasi 10 anni questi movimenti lottano “per ottenere un lavoro stabile e sicuro o uno stipendio garantito, vivendo della leadership collettiva di famiglie che soffrono di un’inflazione vertiginosa e della distruzione totale di ogni forma di assistenza sociale”. Sindjufe Bahia sostiene la resistenza dei lavoratori e dei lavoratori e esorta tutta la classe di tutto il mondo a fare lo stesso perché siamo stanchi di vedere l’incasinamento delle contraddizioni del capitale, causato da lui stesso, portare precarietà alle nostre vite e violenza ai nostri corpi!
Nel manifesto che sta circolando virtualmente, i movimenti unificati affermano giustamente che lamentarsi per un lavoro stabile e sicuro non è un reato, ma un diritto, e che lottare per i diritti non è un reato! Ci aggiungiamo a coloro che sostengono i movimenti e chiediamo che altre entità si uniscano a noi, inviando una mail a mov7nov@gmail.com specificando nome e/o entità/attività/ Stato e Paese, nonché messaggio tramite Facebook, sulle pagine “Si cobas Napoli” e “Politico Iskra” o Instagram sul profilo @iskra. nella.
Partecipa a questa battaglia! È per i nostri compagni, è per noi!
Ieri a Firenze una riuscita manifestazione per la revoca del foglio di via a Sarah Caudiero del SI Cobas Prato-Firenze, e in difesa delle libertà sindacali. Qui di seguito il volantino che l’ha convocata. (Red.)
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REVOCATO IL PRIMO FOGLIO DI VIA.
La lotta paga, la lotta continua
DOMANI TUTTI/E IN PIAZZA!
Appuntamento ore 15:30 in piazza Santa Maria Novella (Firenze).
Ieri in #Gkn abbiamo dato una notizia importante: il Questore di Firenze ha cancellato il procedimento di foglio di via a Luca!
Si tratta di una vittoria degli scioperi e della solidarietà di queste settimane, a 48 ore dalla manifestazione di sabato.
La solidarietà vince.
La lotta paga.
E la lotta deve continuare.
Domani scendiamo in piazza a Firenze.
Avevano fatto male i calcoli.
Non avevano contato le 20 aziende entrate in sciopero, l’indignazione di un territorio, la crescita di una mobilitazione solidale che ha sta costruendo una grande manifestazione per domani.
Domani tutti in piazza per cancellare anche il foglio di via a Sarah e per portare nelle strade dello shopping e del lusso la voce di chi lavora.
La libertà è un bene prezioso che va difeso e protetto collettivamente.
Lo abbiamo fatto bene tutti insieme in queste settimane, e dobbiamo continuare a farlo.
Con o senza fogli di via, con o senza pioggia, la manifestazione si farà.
Ci vediamo alle 15:30 di domani (sabato) in piazza Santa Maria Novella.
E’ un piccolo evento in campo operaio. E – indipendentemente dai suoi sviluppi – va registrato con grande soddisfazione, fatto conoscere al più ampio giro possibile, e sostenuto.
Per tre giorni di seguito, e in crescendo, gli operai della Stellantis di Pomigliano d’Arco hanno attuato uno sciopero massiccio sulle linee di produzione della Panda e della Tonale. Ad indirlo è stata la FIOM, tuttora esclusa dai tavoli di contrattazione aziendali, secondo la linea Marchionne. A farlo riuscire in pieno, forse prendendo alla sprovvista gli stessi promotori, sono stati gli operai al colmo di un’esasperazione che si è espressa nella parola d’ordine gridata con rabbia nei cortei interni: “dignità, dignità, dignità”.
Il che significa che nella percezione finalmente lucida di questi proletari, l’azienda, il padrone, si è spinto in questi anni nelle sue pretese schiavistiche fino a calpestare la stessa dignità degli operai con l’imposizione di ritmi sempre più frenetici, con la riduzione ulteriore dei margini di sicurezza, lasciando degradare le condizioni igieniche dello stabilimento (i cessi luridi) pur di ridurre i costi di produzione nel momento in cui, provvisoriamente, il mercato dell’auto sta riprendendosi.
Qui sopra era l’intervento della polizia davanti all’Ikea qualche tempo fa. Ma come si può vedere in questo video (clicca qui), la cosa si è ripetuta stamattina davanti alla Coop di Pieve Emanuele vicino Milano. Ci sono stati 5 feriti tra gli operai in lotta. Oramai l’attacco di padroni e istituzioni statali all’esercizio del “diritto di sciopero”, quando viene esercitato realmente e con efficacia, è sistematico. E il governo Meloni ha tutta l’intenzione di intensificarlo. Non si tratta solo del SI Cobas, né dei facchini della logistica, diretti bersagli di questo attacco. Prima lo si capisce da parte dell’insieme dei militanti (o di quelli che si considerano tali) e dei proletari più coscienti, meglio è. (Red.)
GRAVISSIMO ATTACCO CONTRO IL PICCHETTO DI LAVORATORI IN SCIOPERO ALLA COOP DI PIEVE EMANUELE! ALMENO 4 FERITI!
È in corso proprio in questi minuti uno sgombero brutale del presidio dei lavoratori, dipendenti della CLO e operativi presso il magazzino della Coop di Pieve Emanuele (Milano), da parte di reparti di carabinieri in tenuta anti-sommossa. Le prime notizie ci raccontano di almeno 4 feriti tra i lavoratori e l’intervento di ambulanze davanti al magazzino.
Giá di primo mattino erano iniziate a circolare notizie rispetto a intollerabili provocazioni da parte di alcuni autisti (probabilmente fomentati e organizzati dai responsabili dell’azienda) e di personaggi esterni al magazzino (apparentemente bodyguard assoldati per effettuare il lavoro sporco) che hanno tentato ripetutamente di attaccare i lavoratori in sciopero; tutti tentativi rispediti al mittente dal sangue freddo e dalla determinazione dei lavoratori in lotta!