1° maggio internazionalista, proletario, di lotta a Milano e Napoli – SI Cobas

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1° maggio a San Francisco – parla Angela Davis: sostegno ai portuali cileni, solidarietà tra i lavoratori di tutto il mondo. Nel nostro secolo dobbiamo arrivare alla giornata di lavoro di 4 ore.

Riprendiamo dalla pagina facebook del Comitato 23 settembre questo breve video con gli interventi del rappresentante del sindacato dei portuali (ILWU) e quello di Angela Davis.

Chi ascolterà o leggerà questi interventi, con cuore sano e mente lucida, capirà al volo perché da anni insistiamo sull’importanza degli avvenimenti sociali e politici degli Stati Uniti, sui movimenti dell'”altra America”, la nostra, sull’importanza della voce delle donne militanti (quella che qui in Italia è ancora così flebile), e dei temi che nel primo maggio di San Francisco si sono affrontati di petto: la denuncia della repressione poliziesca, del razzismo sistemico (di stato e di mercato), del patriarcato, della xenofobia come strumenti di divisione del fronte di classe, la difesa del diritto all’organizzazione degli sfruttati, la solidarietà internazionalista e il ruolo centrale della classe operaia, del proletariato (quella classe che secondo i reazionari di tutte le risme sarebbe da sempre e per sempre decerebrata e impotente) e dell’unità dei proletari di tutti i paesi nel farla finita con questo sistema sociale di sfruttamento e di oppressione. In tale quadro di lotta di classe al capitalismo (e non semplicemente ai singoli capitalisti) si colloca anche l’accenno propagandistico alla giornata lavorativa di 4 ore da conquistare “in questo secolo”. Ma dove siamo: ad una riunione della TIR?

Ecco la traduzione degli interventi

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This 1st May, Internationalist more than Ever! (TIR)

Never as on this 1st of May, marked by the explosion of a global health and economic crisis, it is vital that workers from all over the world unite in the fight against a social system that is able to move forward only by creating disasters – even when these disasters had long been predicted, such as the current (and similar) epidemics.

Although they try in every way to hide it, in fact, the pandemic that is spreading all over the world has all and only capitalist origins. And no matter how hard you try to shore it up, it is clear that the capitalist system has once again fallen into a trap created by itself.

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Rafforzare, estendere, organizzare le lotte [عربى]

Di seguito un volantone distribuito a Milano il 1° maggio al corteo “Per un primo maggio internazionalista” indetto dal Si Cobas e da altri organismi sindacali e politici.

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Contro la crisi e le guerre del capitale!
Solidarietà e unità con le lotte degli sfruttati di tutto il mondo[عربى]!

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Lavoratori/lavoratrici, compagni/e,

partiamo da un dato di fatto fondamentale: la crisi finanziaria e produttiva scoppiata 10 anni fa non è risolta. Anzi, nel frattempo si è allargata a paesi che fino a ieri ne erano fuori (Brasile, Sud-Africa, Russia, Turchia). Anche la Cina ha molto rallentato la sua corsa. Governi e banche centrali hanno tamponato la situazione, aumentando il debito statale e quello privato, e scatenando guerre a catena in Medio Oriente e Africa. Eppure la crisi continua a mordere sulla carne viva dei proletari. Insomma, pur con le sue asimmetrie, è una crisi generale del sistema sociale capitalistico, che coinvolge tutto: l’economia, l’ordine politico internazionale, l’ecosistema, i rapporti tra gli stati e le popolazioni, quelli tra individui e generi, la cultura, i putridi ‘valori’ di questa società della mercificazione totale. Continua a leggere Rafforzare, estendere, organizzare le lotte [عربى]

PER UN 1 MAGGIO DI LOTTA INTERNAZIONALISTA

Qui sotto l’appello per la mobilitazione del 1 maggio promosso da Fai, Si-Cobas, Csa Vittoria, SGB, Usi e altri ancora, e a cui aderiamo anche noi perché sentiamo la necessita’ di unirci come lavoratrici, lavoratori, giovani, sfruttati, contro ogni tentativo di tenerci separati col razzismo, e perché vogliamo lottare in prima persona in difesa dei nostri bisogni, per dare del filo da torcere, anzitutto, al “nostro” stato e al “nostro” governo.

Comitato contro le guerre e il razzismo – comitato.permanente@gmail.com
Comitato di sostegno ai lavoratori Fincantieri – comitatosostegno@gmail.com
Piazzale Radaelli 3 – Marghera

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Per rimettere al centro il conflitto di classe.

Da tempo le forze politiche e sindacali che hanno tradito gli interessi delle classi lavoratrici ci vogliono far credere che la giornata del 1 maggio sia solo una ricorrenza celebrativa così come voluta da Stato e Chiesa. Una scadenza da calendario, utile solo a benedire una sorta di “santa alleanza” tra capitale e lavoro al fine del benessere nazionale.

Ma sappiamo bene che non è così!

In questa giornata le classi lavoratrici, le sfruttate e gli sfruttati di tutto il mondo, ricordano il martirio di quattro lavoratori assassinati dallo Stato statunitense l’11 novembre 1887. Quattro nostri compagni “colpevoli” solo di aver lottato insieme ad altre/i per i diritti della classe lavoratrice, a partire dalla lotta per la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario.

Parola d’ordine ancora oggi attualissima e fondamentale.

La giornata internazionale ed internazionalista del 1 maggio è e rimane quindi una giornata di lotta, tesa a ribadire che l’emancipazione delle lavoratrici e dei lavoratori avverrà ad opera di loro stesse/i, o non ci sarà.

In piena continuità con quelle lotte, i sindacati di base conflittuali insieme a diversi collettivi e centri sociali chiamano tutti/e, in modo unitario e includente, ad un corteo popolare cittadino caratterizzato da queste cinque “parole d’ordine”. Continua a leggere PER UN 1 MAGGIO DI LOTTA INTERNAZIONALISTA