Ultime da Napoli. “Potremmo parlare di…, ma preferiamo parlare di altro. Pochi piagnistei, molta organizzazione” – Eddy Sorge, Movimento 7 novembre, Cantiere Scampia 167

Documentiamo qui gli ultimi sviluppi a Napoli del movimento di lotta dei disoccupati 7 Novembre e Cantiere Scampia 167, con un post di Eddy Sorge e due comunicati. La reazione di queste proletarie e di questi proletari e compagni davanti alla repressione statale e al comportamento infido delle istituzioni locali è, ancora una volta, esemplare. (Red.)

Eddy Sorge

Potremmo parlare delle manganellate in pieno volto a donne e uomini, qualcuno rischiando di perdere l’occhio, qualcun’altro di spezzarsi una mano.

Potremmo parlare delle minacce a chi è stato fermato, strattonato ed intimidito.

Potremmo parlare del fatto che dopo la seconda o terza carica della polizia, alcuni funzionari – mentre stavo interloquendo per raggiungere una quadra – in maniera vile hanno ben pensato di farmi accerchiare dalla celere e sostanzialmente massacrarmi.

Non ci sono riusciti grazie all’intervento dei compagni/e disoccupati/e.

Ma preferiamo parlare di altro. Perché non ci meravigliamo, non gridiamo allo scandalo: siamo consapevoli e coscienti della natura di classe dello Stato. Pochi piagnistei e molta organizzazione.

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Napoli, 23 marzo: la città è bloccata. Napoli, 24 marzo: arresti, cariche, feriti – Movimento 7 novembre, Cantiere 167 Scampia

Avevamo appena aggiornato a ieri, giovedì 23 marzo, la cronaca della lotta dei disoccupati organizzati del Movimento 7 Novembre e Cantiere 167 Scampia, che ci è pervenuto un nuovo comunicato sui fatti di oggi, venerdì 24 marzo, su un violento intervento della polizia con feriti e almeno un arresto fatto per coprire lo scandaloso comportamento delle istituzioni che credono di potersi giocare alle tavolette una lotta di centinaia di proletari e proletarie con la spina dorsale diritta che dura da anni, ed a cui avevano dovuto promettere uno sbocco positivo, che ora vorrebbero rimangiarsi. La nostra piena e incondizionata solidarietà a queste disoccupate e a questi disoccupati che da Napoli, in un clima sociale ancora addormentato, con la loro lotta intonano un canto di dignità e di riscossa di classe. (Red.)

Napoli, venerdì 24 marzo

ARRESTI, CARICHE, FERITI.

CHI SI ASSUME LA RESPONSABILITÀ?

CIRO LIBERO, TUTTI LIBERI!

DOMANI H 10:00 TUTTI A VIA VERDI!

Oggi c’era un incontro in Prefettura con il Viceprefetto, l’Assessore al Comune di Napoli e tecnici.

Un incontro che doveva stabilire la partenza della formazione per i disoccupati e disoccupate di lunga durata appartenenti alle platee storiche per le quali da oltre 9 anni e soprattutto nell’ultimo anno e mezzo in centinaia di incontri, tavoli si erano individuate soluzioni fino addirittura a far partire la formazione per un primo pezzo della platea.

Invece nell’incontro con Prefettura e Comune di Napoli l’ennesimo incontro non solo insoddisfacente, ma in cui addirittura hanno messo in discussione quello fino ad ora da loro stessi assunto come impegno.

I disoccupati volevano raggiungere il Consiglio Comunale, comunicato anche alle forze dell’ordine per chiedere incontri ai capigruppi.

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La nostra lotta non si ferma – Movimento dei disoccupati 7 novembre, Cantiere 167 Scampia

LA LOTTA NOSTRA NON SI FERMA

La nostra lotta non nasce oggi contro questo Governo, ma è frutto di 9 anni in cui i proletari di questa città si sono mobilitati contro i costi sociali della crisi economica, sanitaria, bellica, frutto di un sistema capitalistico che scarica su di noi le sue conseguenze in termini economici e sociali.

Rivendichiamo da sempre un salario per campare sotto forma di salario garantito o di un lavoro socialmente necessario unendolo quindi ai bisogni sociali della stragrande maggioranza dei lavoratori e degli strati popolari.

Abbiamo visto cambiare Governi, Regioni, Comuni, Prefetti, ma la realtà è che solo la nostra forza e la nostra organizzazione ci ha portati in avanti anche sul terreno vertenziale.

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Lotta, lotta, lotta! Non accettiamo ulteriori ritardi! – Movimento 7 novembre, Cantiere 167 Scampia

Ancora da Napoli, ancora i disoccupati organizzati napoletani del Movimento 7 novembre e di Cantiere 167 Scampia! Ancora loro in campo per contrastare le interminabili manovre di rinvio e di logoramento delle istituzioni locali che non vogliono rassegnarsi a ciò che già hanno dovuto assicurare ripetutamente : uno sbocco di lavoro per centinaia di disoccupati conquistato da loro con la lotta collettiva auto-organizzata, senza l’umiliazione di doversi inchinare a qualche piccolo o ‘grande’ boss della politica istituzionale, o ai suoi portaborse. E senza farsi piegare dalla grandinata di denunce e di intimidazioni che gli sono piovute addosso. Una loro sanguigna fan torinese, che apprezza i proletari e le proletarie che camminano a testa alta, gli ha scritto su Facebook: “Siete grandissimi. Siete un grandissimo esempio di lotta”. Niente da aggiungere. (Red.)

Due giorni di lotta intensa, forte e determinata del movimento dei disoccupati organizzati di lunga durata di Napoli appartenenti alle platee storiche.

Iniziata ieri mattina e conclusa poco fa, la mobilitazione ha visto centinaia di disoccupati/e in corteo per le strade di Napoli fino ad assediare il Consiglio Comunale con una delegazione riuscita ad entrare all’interno ottenendo che l’intero Consiglio votasse un documento/mozione a sostegno della conclusione delle procedure per formazione ed inserimento al lavoro, di denuncia dell’attacco mediatico e politico al Reddito di Cittadinanza e della criminalizzazione della lotta dei disoccupati.

La giornata ha visto l’incontro con il Sindaco di Napoli, l’Assessore al Lavoro ed alcuni capigruppi Consiliari nel merito della vertenza.

Purtroppo la continua inaffidabilità delle Istituzioni, che produce rabbia e nervosismo, si è palesata quando – neanche nelle poche ore successive – le stesse procedure individuate e comunicate alla delegazione hanno evidenziato alcune problematiche che hanno messo in discussione alcuni principi cardini delle nostre rivendicazioni.

Per questo non ci fidiamo mai se non di noi stessi.

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Le ultime dal Movimento dei disoccupati organizzati di Napoli – 7 novembre, Cantiere 167 Scampia

Riceviamo e volentieri pubblichiamo le ultime da Napoli sulla lotta dei disoccupati organizzati del Movimento 7 novembre e del Cantiere 167 Scampia, che non indietreggiano davanti alla repressione di stato e non si lasciano fiaccare e dividere dalle manovre dilatorie e divisive dei poteri locali e centrali. (Red.)

GUAI A CHI CI TOCCA!

Un’ondata di disoccupati oggi è stata nuovamente in piazza in maniera compatta e determinata.

In pochi giorni diverse scadenze e giornate di lotta.

Dopo le decine e decine di denunce ai disoccupati del movimento, che ora stanno arrivando anche ai solidali presenti del SI Cobas Napoli, la risposta di piazza non si è fatta attendere.

I giornali intitolano “disoccupati in corteo: Botti davanti la questura, striscioni al San Carlo, alla Galleria e tensione con la polizia in tenuta antisommossa sotto al Consiglio Comunale”.

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