IL TENTATO OMICIDIO AD OPERA DI ZAMPIERI NON DEVE RESTARE SENZA CONSEGUENZE.
FERMIAMO LA NUOVA STRATEGIA DELLA TENSIONE CONTRO I LAVORATORI IN LOTTA!
Nel pomeriggio di oggi il nostro compagno Abdelhamid ha lasciato l’ospedale di Lodi con una prognosi di 15 giorni, fratture al naso e il volto tumefatto. Ma poteva andare molto peggio!
Le immagini dell’agguato avvenuto nella notte di giovedì, pubblicate sulla nostra pagina e veicolate nelle scorse ore su tutti i media nazionali, svelano inequivocabilmente che chi ha armato la mano delle squadracce in azione a Tavazzano, lo ha fatto col chiaro intento di uccidere.
Il goffo tentativo operato da Zampieri e da ambienti della Questura di derubricare l’accaduto come una semplice rissa scatenata dal malcontento dei lavoratori per i continui scioperi, si sta rivelando un boomerang clamoroso nei confronti dei padroni, di chi li protegge e dei mafiosi che fungono da loro braccio armato.
قبل قليل، حوالي الساعة الواحدة صباحًا، وأمام مخازن دزامبياري في تافاتزانو تعرض عمال فيديكس ببياتشانزا المعتصمون لاعتداء عنيف بالعصي وشظايا المنصات والحجارة والزجاجات من قبل حوالي خمسين حارسا شخصيا تحت إمرة أرباب العمل.
فقد قامت هذه العصابة التي تتلقى أوامرها من زعماء تزامبياري بالتخفي بين الشغيلين وبالهجوم، بدعم من بعض كاسري الإضراب، على المعتصمين الذين يتراوح عددهم حوالي 40 شغيلا خالي اليدين والتابعين لنقابة سي كوباس. ودام هذا الإعتداء لمدة 10 دقائق تقريبا بينما كان أعوان الشرطة، الذين كانوا على بعد خطوات قليلة، يتفرجون ولم يحركوا ساكناً.
وكانت النتيجة هي أن عاملا من بياتشينزا قد سقط على الأرض مُهشّم الرأس، وهو الآن في قسم الإنعاش بالمستشفى على أعتاب الموت.
أصبحت هوية دزامبياري واضحة الآن: هي تنظيم مافيا تعمل بدعم من فيديكس وبموافقة الشرطة.
مثلما حدث بالضبط قبل أسبوعين في سان دجوليانو ميلانيزي، عندما نصب هؤلاء المجرمون كمينًا حقيرا وجبانًا، مستغلين عدد المعتصمين القليل مقارنة بباقي الأمسيات بسبب ارتباط الشغيلين بجبهات نضالية أخرى.
إن النضال البطولي لشغالي بياتشانزا، بالإضافة إلى إلحاق خسائر اقتصادية فادحة بالعملاق الأمريكي وأتباع دزامبياري، يساعد في الكشف بشكل نهائي عن الهوية الحقيقية لـفيديكس: هي مؤامرة إجرامية تستخدم الجريمة المنظمة لقمع احتجاجات الشغيلين بالدم.
لقد وعدنا بذلك منذ ثلاثة أشهر وهانحن ملتزمون بوعدنا: لا هدنة مع فيديكس ودزامبياري طالما لم يتم إرجاع حمالة بياتشانزا إلى عملهم!
فهذه الاعتداءات لا تؤدي إلا إلى تقوية النضال العمالي وإضعاف وتشويه سمعة أرباب العمل!
سنستمر في الرد على عنفهم عبر قوة تنظيم العمال في جميع أنحاء سلسلة الإمداد وقطاع الخدمات اللوجستية بأكمله.
سنُدين المتواطئين بأحداث القتل التي حصلت هذا المساء في كل مكان وهم حكومة دراجي والوزير دجيوردجيتي وقوات الشرطة الذين يهاجمون الإضرابات ويقفون مكتوفي اليدين أمام اعتداءات العصابات المسلحة ضد الشغيلين!
ولهذا السبب ندعو جميع الشغيلين للانضمام إلى الإضراب الوطني الذي يشمل نقل البضائع والخدمات اللوجستية والمزمع تنظيمه يوم18 يونيو، وندعو جميع البروليتاريين والمتضامنين والحركات التي تريد معارضة وحشية أرباب العمل والبلطجية للتظاهر يوم السبت 19 يونيو في روما.
تشد نقابة سي كوباس على يد العامل المتضرر، آملة أن يتعافى في أسرع وقت، وتدعو جميع أعضائها إلى التعبئة لضمان ألا يمر هذا العدوان المشين دون عقاب.
È urgente una risposta forte e unitariaall’escalation repressiva del governo Draghi e del padronato!
I fatti di questa notte al magazzino Zampieri FedEx di San Giuliano sono tra quelli che parlano chiaro: prima l’assalto al picchetto operaio di una squadraccia di mazzieri travestiti da operai, armati di bastoni, pistole taser, tirapugni (con diversi feriti); poi l’intervento di oltre 100 poliziotti e carabinieri per identificare gli operai licenziati in picchetto e i solidali, che erano stati appena aggrediti. Sapendo che non basteranno né le manovre di divisione, né la collaborazione di Cgil-Cisl-Uil ad evitare lo scoppio di acuti conflitti sociali, il governo Draghi e il padronato si preparano, di buona intesa, a fronteggiare la stagione dei licenziamenti con il pugno di ferro.
E dal momento che con le denunce, gli arresti, le multe, i fogli di via non sono riusciti a fermare la lotta dei facchini SI Cobas di Piacenza, sono passati alle bastonature di stato in serie per ferire e intimidire. Alla FedEx di Peschiera Borromeo, all’Esselunga di Pioltello, a piazza Colonna a Roma, contro i disoccupati del Movimento 7 novembre a Napoli, così come in precedenza contro i No Tav a Torino e in valle. Non c’è stato finora il morto o i morti. Ma la dinamica messa in moto, che ha sdoganato la violenza dei crumiri, in azione stanotte con martelli anche alla DHL di Liscate, sicuri di restare impuniti, porta in questa direzione.
Da tre giorni tutta la filiera Tnt/Fedex è in sciopero e dove il SI Cobas è presente, l’adesione è altissima. La lotta è partita quando, nonostante un accordo sindacale, Fedex si è rifiutata di assumere 66 lavoratori interinali, dapprima spremuti come limoni durante il lockdown e poi licenziati e rottamati come la peggiore delle merci.
Se da un lato diciamo con nettezza che la lotta durerà fino a quando i lavoratori non torneranno al loro posto, altrettanto chiaramente diciamo che sarebbe sbagliato pensare che ciò che succede a Peschiera Borromeo sia una anomalia, un fatto isolato. Il problema non sono solo i licenziati o il mancato rispetto di un accordo, bensì il disegno che sta cercando di portare avanti Fedex, che prevede un attacco generalizzato e violentissimo a tutti gli operai della filiera, innanzitutto per eliminare i lavoratori più combattivi e sindacalizzati, per ridurre il costo del lavoro, per decretare il proprio dominio e cancellare ciò che si è ottenuto con le lotte che in questi anni hanno attraversato non solo la filiera Tnt/Fedex, ma tutta la logistica.
Gli scioperi di questi giorni, dunque, parlano a tutti e pongono con forza la necessità di ampliare il conflitto. La fase che stiamo vivendo e quella che dovremo affrontare tra qualche mese sarà priva di qualunque mediazione: da un lato i padroni che vorranno riprendersi tutto, e dall’altra parte i lavoratori, i disoccupati, i precari, che dovranno organizzarsi per riprendersi tutto quello che è loro. La migliore solidarietà per i lavoratori di Tnt/Fedex, non sono i comunicati o lo sdegno, ma l’allargamento del conflitto.