SOLIDARIETÀ A USB E SI COBAS! TENIAMOCI LIBERI E LIBERE!
La guerra è elemento strutturale e prevalente in un sistema in continua competizione per l’egemonia politica ed economica a livello globale. La guerra chiama a sé tutti i livelli sottostanti producendo ricadute interne ad ogni Stato. In Ucraina la ricaduta di questo scontro è stato il colpo di stato del 2014 e la guerra che da allora non si è mai fermata: prima fatta dall’esercito di Kiev contro il Donbass per servire gli interessi di espansione della Nato verso est e che poi ha vissuto una escalation con l’intervento dell’esercito della Federazione Russa.
In Italia la ricaduta della guerra la vediamo chiaramente nell’aumento dei carburanti, delle bollette, dei prezzi al consumo e delle materie prime, nell’asservimento dei nostri territori alle politiche di guerra sia per installare un rigassificatore sia per costruire una base militare o per far passare il traffico d’armi.
La guerra sul fronte interno è anche e soprattutto repressione di ogni elemento di incompatibilità che potrebbe minare la pace sociale necessaria ad un sempre maggiore sfruttamento dell’uomo sull’uomo, sulla donna e sull’ambiente.
Se questo è il contesto generale in cui ci muoviamo, il particolare oggi non può che corrispondere all’attacco repressivo contro USB e Si Cobas scattato all’alba del 19 luglio con perquisizioni ed arresti.
Continua a leggere Comunicati in solidarietà ai compagni del Si-Cobas e dell’USB colpiti dalla repressione (CSA Vittoria, GKN, Cambiare rotta-FIOM)