
Contro il G-7 e il G-20, i grandi poteri del capitalismo globale!
Per lo sciopero generale contro il governo Draghi!
I boss e le boss della finanza e delle maggiori potenze di tutto il mondo hanno scelto il palcoscenico di Venezia per recitare la farsa della “giustizia fiscale globale”.
Parliamo di farsa perché sono gli stessi poteri (Fmi, banche centrali, Ocse, governi del G-7) che da 50 anni hanno cambiato la legislazione fiscale di tutti i paesi per abbattere la tassazione del capitale agrario, immobiliare, industriale, commerciale, finanziario, e creare le condizioni per cui più grandi, globali e speculative sono le imprese, meno imposte pagano. Anche i cosiddetti “paradisi fiscali” li hanno permessi loro, permettendo alle multinazionali di farvi “sparire” ogni anno qualcosina come 250 miliardi di profitti – e facendo crescere esponenzialmente, ovunque, il debito di stato.
Ora questi/e boss recitano la parte dei “pentiti”, mettendo in cantiere – per il 2023 o il 2024 – una “supertassa” sulle multinazionali del 15%. Un operaio, una segretaria, un autista di bus pagano di Irpef, in Italia, almeno il 23% del proprio salario, e il prelievo totale medio sui loro salari è intorno al 43%. La “supertassa” (?) su Amazon, Google, Stellantis, Pfizer, Luxottica, Eni, Benetton, FedEx, etc. sarebbe, invece, al 15%… ma – attenti – solo se i loro profitti superano il 10% del fatturato. Sicché Amazon si è detta al sicuro, e sono al lavoro ovunque gli specialisti in elusione ed evasione fiscale (alla Tremonti) per ridurre al minimo i danni, se davvero la tassa dovesse essere introdotta.
La farsa ha un destinatario: le lavoratrici e i lavoratori che sudano la vita, e devono fronteggiare un presente e un futuro sempre più pieni di precarietà, incognite e rinunce. I grandi poteri, che sanno di essere sempre più delegittimati dalle crisi a ripetizione, dalla criminale gestione della pandemia (che ha origini in tutto e per tutto capitalistiche), dall’inaudita polarizzazione della ricchezza sociale, cercano di recuperare terreno con questa messinscena: loro, i tutori, gli inservienti dei capitalisti, si travestono oggi – oplà – da appassionati amanti della “giustizia sociale”.
Che si tratti di una farsa lo prova anche il programma fiscale del governo Draghi fatto di abolizione dell’Irap (a favore delle imprese), alleggerimento del prelievo sulle rendite finanziarie (a favore dei soliti gnomi e gnome della finanza), nessuna modifica al catasto (grande regalo ai palazzinari). E se per caso la farsa non riuscisse a prendere per i fondelli il pubblico, giù botte da orbi con le polizie di stato e quelle private.
Giovani, lavoratrici, lavoratori della “marea”,
la vicenda del fisco globale che detassa da 50 anni i parassiti di tutte le risme, e grava di pesi fiscali chi si guadagna la vita con il proprio lavoro, è soltanto un aspetto di un sistema sociale che ci sta portando verso una catena di catastrofi ecologiche, sanitarie, economiche, sociali, belliche (pensate solo ai 70 e più anni di spietata guerra contro i palestinesi), di cui stiamo vedendo solo i primi segni.
Non potremo fermare questo corso del capitalismo globale con petizioni, appelli, preghiere affinché il G-7 e il G-20 diventino saggi e giusti, modificando la loro natura e funzione. La sola possibilità che abbiamo è organizzarci, lottare insieme, senza paura, contro i grandi poteri responsabili dello sfruttamento del lavoro umano, delle guerre, del saccheggio della natura, dell’inquinamento, di tutte le forme di disuguaglianza sociale, del razzismo, e portare la lotta fino in fondo. O vincono loro, o vinciamo noi: una terza via non c’è. E il prossimo appuntamento qui in Italia è il grande sciopero generale contro il padronato, il governo Draghi e l’Unione europea, in autunno!
Comitato permanente contro le guerre e il razzismo – piazza Radaelli 3, Marghera
comitatopermanente@gmail.com – http://www.ilpungolorosso
