Riprendiamo volentieri dal blog Noi non abbiamo patria questa analisi sul Trump degli ultimi mesi, che ha evidenti elementi di discontinuità, e non solo di continuità, con il Trump del 2016, e anche con quello del 2019. Non ci stancheremo di dire: per ragioni di ordine globale, internazionale, grandi avvenimenti sociali e politici sono in corso negli Stati Uniti. Bisogna seguirli, studiarli attentamente, per le loro enormi ricadute interne e mondiali.
Introduzione
Sono sempre più frequenti i commenti allarmati degli analisti politici riguardo che cosa farà Trump se dovesse uscire sconfitto dalla sfida elettorale con Biden. Cederà tranquillamente il potere, oppure griderà all’imbroglio elettorale, ricorrerà alla legge marziale ed invocherà l’aiuto ed il sostegno delle milizie armate dei Proud Boys e patrioti bianchi vari? Non solo Trump lascia intendere di non escludere niente, non solo i suoi fedeli consiglieri gli raccomandano un’azione repressiva preventiva in grande stile, ma l’argomento in questione è diventato il tema dell’ovvio, senza troppo stupore si dà per scontato che un qualche cosa che non ha precedenti accadrà.
Siamo di fronte ad un politico psicopatico venuto dal pianeta Marte, oppure Donald Trump con il mitico interprete di Ziggy Stardust ha in comune solamente il colore dei capelli, e si tratta di ben altro?
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