L’attuale duplice rovinosa crisi capitalistica (economica e sanitaria) legata al Covid-19, ha nei fatti già mobilitato gli apparati politici ed ideologici della classe dominante per una “nuova era di solidarietà nazionale”, finalizzata ad una pronta “ripresa” degli affari. Quando ancora molti proletari e cittadini contano i loro morti e assaggiano i primi frutti amari della crisi, i capitalisti già pensano a come “ripartire”. A tal scopo essi stanno riesumando i “fasti” della “Ricostruzione” del secondo dopoguerra in Italia. E fanno la seguente equazione: come uscimmo fuori allora da una crisi catastrofica dovuta alla guerra, alla stessa maniera oggi possiamo e dobbiamo uscire fuori dalla crisi del coronavirus. Oggi come ieri, ci dicono: “siamo tutti sulla stessa barca”. Dal papa a Mattarella, da Conte a Salvini, da Zingaretti alla Meloni, questo è il leitmotiv di tutto lo schieramento “istituzionale”.
E allora andiamo a rivedere insieme cosa realmente successe in quel periodo. Per capire chi e come pagò il costo della “ripresa” del capitalismo italiano.