Qui una bella lettera di solidarietà ai facchini del SI Cobas inviata a “il Piacenza” da un medico della città.
Come nel magnifico romanzo di Saramago, “Cecità”, a volte basta solo uno che ci vede chiaro per invertire la rotta e aprire gli occhi agli altri. Il dottor Marcianò non è tra quelli che pontificano in tv e provvedono a confonderci le idee per consegnarci inermi nelle mani dei grandi parassiti di stato e di mercato che nulla vogliono cambiare, ed anzi stanno usando in modo terroristico una pandemia frutto diretto delle devastazioni prodotte dal loro sistema sociale per rafforzare, attraverso un mix di menzogne e misure militari, un meccanismo di sfruttamento e di oppressione sempre più scricchiolante e insostenibile.
Questo medico ci indica invece, da esperto di umanità, la via d’uscita: il solo nostro strumento di autodifesa è la lotta, in questo caso la lotta per i diritti dei lavoratori, per preservare l’arma fondamentale dello sciopero e dell’organizzazione operaia. Se fossimo all’offensiva, diremmo altro, ma ora si tratta di apprestare una linea di difesa forte e accorta.