Nelle ultime settimane, i lavoratori negli Stati Uniti hanno dato vita ad un movimento di scioperi spontanei a difesa delle propria salute contro il nuovo coronavirus. Amazon, Whole Foods e altri colossi sono stati investiti dall’ondata di scioperi, spesso vittoriosi; diverse lotte locali sono probabilmente rimaste fuori dai radar. Sono state nel contempo organizzate dal basso reti di mutuo soccorso a difesa di quanti, un numero incalcolabile, nell’ordine di molti milioni, negli Stati Uniti soffrono le conseguenze devastanti della crisi sociale e necessitano di tutela della salute, cibo, casa. La crisi sanitaria ed economica ha inasprito la situazione di oppressione sociale, razziale e di genere che caratterizza gli Stati Uniti – Europa e Cina seguono più o meno da presso, a seconda dei paesi, mentre il Sud del mondo affonda nel vortice e ribolle.
Con la produzione del profitto come unico criterio, e il conseguente cinismo verso chi manda avanti tutta la baracca, di finanza, corporations, imprese e autorita’, anzitutto quelle federali – con in testa Trump -, contro questo disumano caos sociale negli Stati Uniti si e’ strutturata una piattaforma di lotta, partita dai lavoratori di Amazon, Whole Foos, Target e Instacart. Ne trovate il testo qui sotto. Si punta allo sciopero generale il 1 maggio. L’organizzazione che lancia la piattaforma si rivolge a chi appartiene alla working class – operai, salariati, pensionati, senza-tetto, poveri, disabili, e chiunque sia deprivato e manchi di ogni controllo sul proprio destino – allo scopo di supportarli indirizzandoli verso organizzazioni di auto-tutela e di lotta. I promotori della piattaforma esprimono infatti, mettendole in contatto, un numero verosimilmente consistente di associazioni “working class” sul territorio nazionale. Gli obiettivi, da imporre ad autorita’, multinazionali, ceti affluenti e compagnia cantante, sono:
- tutela sanitaria ed economica per lavoratori e disoccupati;
- diritto all’assistenza sanitaria;
- cancellazione dei debiti e sospensione degli affitti;
- amnistia per immigrati privi di permesso e detenuti in attesa di giudizio o condannati per reati che non siano contro la persona;
- cessazione delle azioni di aggressione militare statunitense.
Sono, in modo implicito ma immediato, obiettivi di rottura. L’espansione e l’intreccio di contatti con gruppi di mutuo-soccorso e di lotta deve servire a costruire una base forte, sui fronti dell’auto-tutela e sindacale, per coordinare l’azione contro “the wealthy and the powerful”: chi concentra ricchezza e potere.
Questa iniziativa – il retroterra di lotta e la capacita’ e volonta’ di organizzazione di classe che esprime – e’ di un’importanza straordinaria. Il 1 maggio sara’ solo un suo primo banco di prova. Questa iniziativa equivale ad un invito, che raccogliamo e rivolgiamo a chi legge, a fare altrettanto, mettersi in contatto e fare anzitutto circolare la notizia.
- Piattaforma: https://www.genstrike.org/about/our-platform/
- Home del sito: https://www.genstrike.org/
- Contatti: generalstrike2020@gmail.com
Our Platform
OUR PLATFORM defines our movement, and it exists to support, protect, and strengthen the working class. It consists of:
- Objectives: Goals for our movement. Specific, tangible targets which we believe we can and must reach to support and protect the working class.
- Demands: Measures we believe must be taken by the authorities, wealthy elites, corporate entities, and other entities in our society who hold power over the working class.
- Strategies: The means by which we seek to achieve our objectives and force the powerful to meet our demands. Continua a leggere Stati Uniti: i lavoratori Amazon, Whole Foods, Target e Instacart verso lo sciopero generale, il 1 maggio