In solidarietà alle disoccupate e ai disoccupati del Movimento 7 novembre e del Cantiere 167 Scampia – Laboratorio politico Iskra

Ringraziamo Militanza Grafica per questa immagine preparata in solidarietà ai disoccupati e alle disoccupate, in occasione del Primo Maggio.

Ieri, qui a Napoli, Movimento di Lotta – Disoccupati “7 Novembre” e Cantiere 167 Scampia erano in piazza assieme ai lavoratori e alle lavoratrici e alle studentesse e agli studenti per ribadire che tutti gli sfruttati e le sfruttate assieme devono combattere questo sistema economico e sociale sempre più disumano.

Questo senza dimenticare di restare al fianco di chi viene represso perché prova ad alzare la testa.

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Milano, 11 giugno. Assemblea per rilanciare l’iniziativa di classe internazionalista contro la guerra imperialista in Ucraina – Fc, Fgc, Iskra, Tir

La guerra in atto tra il blocco USA-NATO-UE e Federazione Russa nel territorio ucraino conosce una continua escalation dagli esiti imprevedibili. Sul campo, centinaia di migliaia di soldati combattono un conflitto sanguinosissimo, con una terribile distruzione di vite umane e ambientale, dando così l’idea di quale apocalittica catastrofe potrebbe essere, per l’umanità e la natura, una nuova guerra mondiale in pieno ventunesimo secolo.

I governi del blocco imperialista euro-atlantico spingono furiosamente perché il massacro prosegua e si allarghi “fino all’ultimo ucraino”, inviando ingenti quantità di aiuti militari in ogni forma – fino alla fornitura di proiettili all’uranio e alla riaffermazione della dottrina dello “strike first” rispetto all’impiego dell’arsenale atomico statunitense. La propaganda di guerra di Putin e del governo russo non sono da meno, ed esprimono la chiara volontà di proseguire la guerra fino al raggiungimento dei propri obiettivi, alla base della decisione strategicamente ponderata di garantire in questo modo gli interessi della propria borghesia.

Lo scontro bellico in atto in Ucraina appare sempre più come un momento di svolta epocale, in cui la competizione inter-imperialista per il controllo di risorse, infrastrutture e tratte commerciali, mercati e territori strategici scende sul piano militare su una scala enorme, con il confronto a tutto campo tra il tentativo degli USA di mantenere la propria posizione apicale e la volontà da parte di un nuovo blocco in formazione attorno a Cina e Russia di affermare un nuovo assetto internazionale.

È, al tempo stesso, una guerra con pesanti ricadute anche sui lavoratori dei paesi che, per ora, non hanno proprie truppe massicciamente sul campo. È partita una frenetica corsa mondiale al riarmo con giganteschi piani di spese militari, con cui tutti i paesi cercano di farsi trovare più pronti possibile ad ogni evenienza in un contesto di rapida dislocazione di forze tra i blocchi imperialisti e dentro di essi.

Il passaggio ad un nuovo ordine mondiale “multipolare” non sarà in alcun modo pacifico ed indolore. Chi lo sostiene, esprime una posizione opposta agli interessi del proletariato e delle masse oppresse di tutto il globo: un mondo “multipolare”, costituito strutturalmente da campi imperialisti in accesa e costante competizione tra loro, produrrà una tendenza alla guerra sempre più acuta, e un peggioramento globale delle condizioni di vita e di lavoro della classe lavoratrice.

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Rilanciare l’iniziativa di classe, internazionalista contro la guerra in Ucraina e la preparazione di un nuovo massacro mondiale – Dichiarazione di Fc, Fgc, Iskra, Tir

Rilanciare l’iniziativa di classe, internazionalista contro la guerra imperialista in Ucraina e la preparazione di un nuovo massacro mondiale

A più di un anno dall’invasione russa dell’Ucraina, alcuni dati di fatto appaiono incontestabili:

1. Lungi dall’avviarsi a finire, o anche solo a fermarsi con una provvisoria tregua, la guerra in atto tra NATO e Russia nel territorio ucraino conosce una continua escalation dagli esiti imprevedibili. Sono in particolare gli Stati Uniti, il Regno Unito e la Polonia a spingere furiosamente perché il massacro prosegua e si allarghi “fino all’ultimo ucraino”. La decisione della Corte penale internazionale dell’Aia di incriminare Putin e la fornitura a Kiev di armi sempre più offensive e letali – da ultimo caccia bombardieri e proiettili all’uranio impoverito – non lasciano alcun dubbio a riguardo. All’Ucraina di Zelensky è stato dato l’ordine di impegnare sul campo e provocare la Russia fino al totale esaurimento delle proprie forze, fino all’auto-distruzione.

2. L’avvio della “operazione militare speciale” da parte della Russia di Putin non è stato un folle gesto di disperazione, ma una decisione ponderata strategicamente da parte del governo russo per perseguire gli interessi della propria borghesia e dei propri monopoli, portando la competizione con gli Stati Uniti, l’UE e i loro alleati per il controllo di risorse, infrastrutture e tratte commerciali, mercati e territori strategici, anche sul terreno militare. E nel terribile bagno di sangue di questa nuova guerra avanza in modo ormai esplicito la rivendicazione, da parte di Mosca e non solo, di “un nuovo ordine mondiale multipolare”. La decisione di invadere l’Ucraina, infatti, è stata presa dal governo russo sapendo di avere dietro di sé, accanto a sé, o almeno in posizione non ostile, oltre il “partner strategico” Cina, una serie di potenze regionali che, se non esprimono aperta ostilità nei confronti del blocco imperialista euro-atlantico, quanto meno non riconoscono nel mondo “unipolare” a guida statunitense l’unico orizzonte possibile per l’affermazione degli interessi delle proprie borghesie.

3. Lo scoppio della guerra aperta tra NATO e Russia in Ucraina sta provocando una rapida dislocazione di forze tra i blocchi imperialisti e dentro di essi. Gli Stati Uniti hanno profittato della mossa della Russia per infliggere all’UE, e in specie alla Germania, colpi durissimi sia quanto agli approvvigionamenti energetici, che nella costruzione degli assi commerciali con la Cina. Ciò ha provocato un brusco freno alle spinte all’“autonomizzazione” dagli Stati Uniti dell’UE e dei singoli paesi membri. Ma la recente sortita di Macron dimostra che ai vertici dell’UE, non solo a Parigi, c’è comunque l’intenzione di proteggere in qualche modo i propri interessi dai brutali ricatti della vecchia super-potenza. Importanti cambiamenti in politica estera stanno riguardando anche l’Arabia Saudita, la Turchia, l’Egitto, l’intero Medio Oriente, e sono legati alla intensa tessitura di fili economici e diplomatici che Pechino sta mettendo in atto a scala globale, attraverso i rapporti bilaterali, i Brics, l’Organizzazione di Shanghai per la cooperazione, la nuova Via della Seta, etc. Un quadro di estrema confusione nel quale tutte le grandi e le medie potenze si muovono per guadagnare in proprio “spazio vitale” e risorse, e allontanare da sé, scaricandolo sui concorrenti, il rischio di una violenta esplosione degli antagonismi di classe.

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100 giorni del governo Meloni: quale opposizione sociale e politica. Dibattito promosso dal Laboratorio politico Iskra

“Spread, borsa, economia, l’Italia è più solida e in salute di quanto si voglia far credere”: così la Meloni ha voluto salutare i primi cento giorni del suo governo.

È evidente sotto gli occhi di tutti la natura anti proletaria e anti operia di questo governo. Pensiamo sia comunque necessario porsi degli interrogativi utili a sviluppare un dibattito tra chi oggi prova, con tempi e modi diversi, ad opporsi alle politiche padronali e governative:

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Dalle prime ore dell’alba moltissimi presidi, picchetti, manifestazioni nella giornata di sciopero generale – SI Cobas, Laboratorio politico Iskra, USB

Queste le notizie, alle ore 18, sullo sciopero generale di oggi, 2 dicembre. Ci sembrano anche una buona premessa per la piena riuscita della manifestazione a Roma di domani, 3 dicembre, contro guerra, governo Meloni e carovita.

DALLE PRIME ORE DELL’ALBA, PARTITI PRESIDI, PICCHETTI E MOBILITAZIONE PER LA GIORNATA DI SCIOPERO GENERALE DEL 2 DICEMBRE! COSTRUIRE UNA GRANDE GIORNATA DI MOBILITAZIONE CONTRO SFRUTTAMENTO, CAROVITA E GUERRA!

Non si è aspettato il sorgere del sole per fare partire i primi blocchi e picchetti davanti ai cancelli degli stabilimenti, magazzini, fabbriche di tutta Italia, aprendo cosí la grande giornata di sciopero generale di tutti i settori pubblici e privati, indetta dall’insieme delle sigle del sindacalismo di conflittuale!

Attualmente si stanno articolando scioperi e picchetti:

Alla TNT di Modena, all’Eurovo di Rovigo, alla Fercam di Parma, alla GLS di Reggio Emilia, alla Milkman (appalti Poste Italiane) di Peschiera Borromeo, all’Alcar Uno di Modena, alla BRT di Genova, alla Lavanderia Baldini di Modena, alla DHL di Settala, alla BRT di Crespellano, alla Sogegross di Genova, all’ATM di Milano (via Palmanova), occupazione all’ITL di Napoli, alla Difarco di Piacenza, alla BRT di Torino, alla XPO di Santa Colombo, alla DHL di Corteolona, alla TNT di Alessandria, e in tanti altri stabilimenti, fabbriche, posti di lavoro in continuo aggiornamento…

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