
Lavoratori, lavoratrici,
niente di nuovo sui fronti del contratto nazionale e di quello aziendale. Anche negli incontri dei giorni scorsi, infatti, Federmeccanica e Fincantieri hanno ribadito le loro pretese oltranziste.
Federmeccanica conferma: zero aumenti salariali nel 2016 e anche, di fatto, nel 2017 per il 95% dei metalmeccanici; 4 spiccioli solo per i minimi salariali. Taglio secco dei permessi. Peggioramento delle norme su straordinari, trasferimenti, trasferte. Aumento degli appalti, senza alcun limite; zero garanzie per gli occupati ai cambi di appalto. E, naturalmente, tanta produttività del lavoro in più!
Dopo aver intascato favolosi stipendi e bonus finanziati col taglio di 150/200 euro mensili alle buste paga di operai e impiegati, anche la banda-Bono conferma la sua arroganza. E’ decisa a scaricare sui lavoratori le difficoltà che ha in borsa, con la Vard (per la crisi dei prezzi del petrolio), in Canada (per i difetti della nave Gauthier), a Palermo (per la protesta dei lavoratori della mensa licenziati), in Friuli (per la vertenza legale dei dipendenti ETR). Insomma Bono&C. puntano tutto sul massimo sfruttamento del lavoro e sulle commesse militari: sul sudore e il sangue dei lavoratori.
Di fronte all’oltranzismo padronale, che si fa forte del totale sostegno del governo Renzi, i capi di FIOM-FIM-UILM sono increduli. Hanno congelato per mesi ogni iniziativa dei lavoratori, sperando che Federmeccanica e Fincantieri, riconoscenti per un tale atteggiamento ‘responsabile’, aprissero uno spiraglio per la ‘trattativa’. Risultati? Sottozero. I padroni sono più oltranzisti di prima.
C’è anche di peggio. Proprio in queste ultime settimane la FIOM ha preso una decisione gravissima: punire i delegati FIOM delle fabbriche Fiat-FCA di Melfi e di Termoli, dove la spremitura del lavoro è diventata insopportabile, per aver organizzato lo sciopero contro i sabati comandati, insieme ad altri organismi sindacali di base. E Landini, non contento di questa punizione, che fa? Si mette a lodare Marchionne per aver ‘salvato’ la Fiat!!! Sì: tagliando decine di migliaia di posti di lavoro, licenziando o confinando gli operai più combattivi, dimezzando i salari per i nuovi assunti (a Detroit), segando le pause, intensificando in modo disumano i ritmi di lavoro, azzerando le libertà sindacali. Alcuni piccoli particolari, evidentemente … Continua a leggere Contratto nazionale e contratto aziendale: i padroni non si fermano.FIM-FIOM-UILM non si muovono. È più che mai necessario che a muoversi siano i lavoratori!