Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa documentata denuncia della ‘sorte’ delle lavoratrici domestiche etiopi costrette all’emigrazione.
Lo sfruttamento del lavoro domestico non ha nazione!
L’emigrazione delle donne e delle ragazze del sud del mondo è sempre più un fenomeno internazionale e di massa. L’Etiopia, uno dei paesi africani più popolosi e più poveri, non sfugge a questa legge: basato su un’economia agricola di sussistenza, per gli 11 milioni di giovani in cerca di lavoro l’emigrazione è spesso una scelta obbligata. Per le ragazze, in particolare, le possibilità di lavoro sono ancora inferiori, mentre incombe su di loro la minaccia di matrimoni precoci. Le famiglie stesse le spingono a cercare lavoro nelle città e nei centri urbani, ma soprattutto all’estero, nei ricchi paradisi degli stati del Golfo e in Libano. Il lavoro di ragazze e bambine viene utilizzato per sopravvivere e saldare i debiti. Molte, anche giovanissime (13/15 anni), partono spinte dal desiderio di aiutare le loro famiglie ma anche di rendersi indipendenti dalla miseria e dalle costrizioni dell’ambiente in cui sono vissute.
Continua a leggere Lo sfruttamento del lavoro domestico non ha nazione – Comitato 23 settembre