Riceviamo e molto volentieri pubblichiamo questo breve report a cura del compagno Francesco Cappuccio, responsabile Sanità del SI Cobas – sulla nuova attività della Rete nazionale lavoro sicuro dedicata alla figura del “medico competente”, tenuta da Vito Totire e partecipata da decine di lavoratori. Le Assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori combattivi degli anni della pandemia hanno riportato l’attenzione – anche con l’apporto del nostro blog, ci permettiamo di dire – sulla nocività del lavoro e della vita sotto il dominio del capitale. La nascita della Rete nazionale lavoro sicuro può dare continuità a questa attenzione, coinvolgendo in modo attivo, in prima persona, decine e, ci auguriamo, centinaia di lavoratrici, lavoratori, delegati sindacali attraverso indispensabili momenti di formazione anche tecnica da usare per rafforzare l’autodifesa collettiva organizzata dai capitalisti. (Red.)
Sabato 28 gennaio si è svolta la riunione (on line) sul tema del Medico Competente: figura questa in bilico tra vincoli deontologici e assoggettamento al datore di lavoro che arbitrariamente sceglie e ne finanzia l’attività di consulenza. Questa di sabato, è stata una occasione, tra tante, per descrivere come la tutela formale della salute sia coartata quotidianamente dalla brutalità dell’organizzazione capitalistica del lavoro. Per sua natura cinico e irrispettoso della vita e della salute.
Il Dottor Vito Totire ha svolto la relazione introduttiva e risposto a numerosi chiarimenti. In altri interventi sono state rilasciate testimonianze che descrivono come la violenza e la sopraffazione si nasconde dietro alle enunciazioni di diritti (formali) poi puntualmente negati. (Seguirà presto un resoconto dettagliato della riunione).
Più di 50 lavoratori hanno partecipato all’incontro che è durato circa 4 ore.
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