1° Maggio a Milano e a Napoli: la radicalità operaia sbaraglia le inutili passerelle dei confederali – SI Cobas (Italiano, English)

1 MAGGIO 2023: A MILANO E NAPOLI LA RADICALITÀ OPERAIA SBARAGLIA LE INUTILI PASSERELLE DEI CONFEDERALI!

Ieri, 1° Maggio, la presidente Giorgia Meloni ha convocato il Consiglio dei ministri per abrogare il reddito di cittadinanza, per rendere ancora più destrutturato e precario il lavoro e sposare integralmente il programma di Confindustria.

Contro queste scelte, che si aggiungono all’approvazione del decreto Cutro (spacciato come un aiuto alle donne) e all’abolizione del sostegno agli affitti, a Milano circa 15 MILA tra lavoratori, lavoratrici, precari e studenti hanno preso parte alla manifestazione unitaria, organizzata dal SI Cobas assieme quasi tutti i sindacati di base e a svariati movimenti sociali, comitati e organizzazioni politiche, mentre in mattinata a Napoli circa 2 MILA sono scesi in piazza rispondendo all’appello del SI Cobas, di SGB e dei movimenti dei disoccupati organizzati.

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La catastrofe ecologica nel Sud e Nord del mondo. Registrazione video dell’assemblea (Mestre, 22 aprile)

Questa è la registrazione integrale dell’assemblea organizzata dal nostro blog, dal Comitato permanente contro le guerre e il razzismo di Marghera e dalla TIR sabato 22 aprile a Mestre, a cui hanno partecipato come correlatori militanti dell’Osservatorio Popolare di Bagnoli, del Movimento NO Pfas, dell’Assemblea No Tav – Vicenza, e a cui sono intervenuti un’attivista di Ultima Generazione e un compagno albanese.

La partecipazione è stata modesta (poco più di 30 presenti), ma chi avrà l’interesse di ascoltare la registrazione, potrà giudicare sulla qualità e la riuscita del confronto, decisamente inusuale, che abbiamo proposto tra militanti internazionalisti rivoluzionari e militanti dei movimenti ecologisti. Si tratta solo di un inizio, da tutte/i i presenti giudicato positivo. (Red.)

Appello alla solidarietà con i movimenti dei disoccupati 7 novembre e Cantiere 167 Scampia

Ringraziamo ZeroCalcare per la vignetta di solidarietà.

Per chiunque volesse sottoscrivere l’appello può inviare la propria adesione.

Pubblicheremo l’elenco completo delle sottoscrizioni di qui a qualche settimana.

– Alle pagine fb “Laboratorio Politico Iskra” e “Si cobas Napoli”

– Alla pagina Instagram “Laboratorio politico Iskra”

– Inviando una mail all’indirizzo di posta elettronica “mov7nov@gmail.com”

Scriviamo questo appello rivolgendoci alla società civile tutta, al mondo accademico, al mondo dell’informazione, ai giuristi e alle giuriste, agli artisti e alle artiste, agli e alle intellettuali.

Ancora una volta i Movimenti di lotta “Disoccupati 7 Novembre” di Napoli e “Cantiere 167” Scampia – dall’estate scorsa, per decisione collettiva hanno unificato le proprie istanze – sono sotto attacco.

Da quasi 10 anni questi movimenti si battono per la conquista di un lavoro stabile e sicuro o di un salario garantito, vivendo del protagonismo collettivo di padri e madri che il lavoro lo hanno perso, di famiglie che soffrono l’inflazione alle stelle o che patiscono la distruzione totale di ogni forma di welfare, di uomini e donne che lottano ogni giorno per mettere il piatto a tavola o che fanno i salti mortali per pagare affitti da rapina.

Una lotta condotta da chi prova a emanciparsi dalla marginalità sociale ed anche dalle reti facili della criminalità presenti nei quartieri popolari e periferici della città di Napoli. Le stesse periferie – Traiano, Soccavo, Quartieri, Sanità, Bagnoli, Scampia, Montesanto – nelle quali i disoccupati e le disoccupate si impegnano quotidianamente per sviluppare forme di solidarietà e di socialità senza scopo di lucro, in territori abbandonati al degrado ed alla speculazione.

Fin dalla sua nascita, questo movimento di disoccupati e disoccupate ha avuto il merito di denunciare come le molteplici emergenze che affliggono il territorio partenopeo – ambiente, rifiuti, messa in sicurezza delle aree a rischio idrogeologico e vulcanico, decoro urbano, tutela del patrimonio artistico, assistenza sociale e sanitaria, evasione scolastica – richiederebbero un vero e proprio piano straordinario di investimenti pubblici e di assunzioni finalizzate ad attività socialmente utili e necessarie e/o al ricambio degli organici attuali, in larga parte composto da lavoratori prossimi all’età pensionabile. Attraverso iniziative pubbliche o di approfondimento, è stato messo in luce come ciò venga impedito sia dalle politiche di tagli alla spesa pubblica, sia da una gestione delle risorse (vedi PNRR) orientata unicamente ad alimentare il circolo vizioso degli appalti e dei subappalti, cioè la fame di profitti dei privati e delle clientele connesse alle consorterie istituzionali che di volta in volta si alternano al potere.

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Ultime da Napoli. “Potremmo parlare di…, ma preferiamo parlare di altro. Pochi piagnistei, molta organizzazione” – Eddy Sorge, Movimento 7 novembre, Cantiere Scampia 167

Documentiamo qui gli ultimi sviluppi a Napoli del movimento di lotta dei disoccupati 7 Novembre e Cantiere Scampia 167, con un post di Eddy Sorge e due comunicati. La reazione di queste proletarie e di questi proletari e compagni davanti alla repressione statale e al comportamento infido delle istituzioni locali è, ancora una volta, esemplare. (Red.)

Eddy Sorge

Potremmo parlare delle manganellate in pieno volto a donne e uomini, qualcuno rischiando di perdere l’occhio, qualcun’altro di spezzarsi una mano.

Potremmo parlare delle minacce a chi è stato fermato, strattonato ed intimidito.

Potremmo parlare del fatto che dopo la seconda o terza carica della polizia, alcuni funzionari – mentre stavo interloquendo per raggiungere una quadra – in maniera vile hanno ben pensato di farmi accerchiare dalla celere e sostanzialmente massacrarmi.

Non ci sono riusciti grazie all’intervento dei compagni/e disoccupati/e.

Ma preferiamo parlare di altro. Perché non ci meravigliamo, non gridiamo allo scandalo: siamo consapevoli e coscienti della natura di classe dello Stato. Pochi piagnistei e molta organizzazione.

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Napoli, 23 marzo: la città è bloccata. Napoli, 24 marzo: arresti, cariche, feriti – Movimento 7 novembre, Cantiere 167 Scampia

Avevamo appena aggiornato a ieri, giovedì 23 marzo, la cronaca della lotta dei disoccupati organizzati del Movimento 7 Novembre e Cantiere 167 Scampia, che ci è pervenuto un nuovo comunicato sui fatti di oggi, venerdì 24 marzo, su un violento intervento della polizia con feriti e almeno un arresto fatto per coprire lo scandaloso comportamento delle istituzioni che credono di potersi giocare alle tavolette una lotta di centinaia di proletari e proletarie con la spina dorsale diritta che dura da anni, ed a cui avevano dovuto promettere uno sbocco positivo, che ora vorrebbero rimangiarsi. La nostra piena e incondizionata solidarietà a queste disoccupate e a questi disoccupati che da Napoli, in un clima sociale ancora addormentato, con la loro lotta intonano un canto di dignità e di riscossa di classe. (Red.)

Napoli, venerdì 24 marzo

ARRESTI, CARICHE, FERITI.

CHI SI ASSUME LA RESPONSABILITÀ?

CIRO LIBERO, TUTTI LIBERI!

DOMANI H 10:00 TUTTI A VIA VERDI!

Oggi c’era un incontro in Prefettura con il Viceprefetto, l’Assessore al Comune di Napoli e tecnici.

Un incontro che doveva stabilire la partenza della formazione per i disoccupati e disoccupate di lunga durata appartenenti alle platee storiche per le quali da oltre 9 anni e soprattutto nell’ultimo anno e mezzo in centinaia di incontri, tavoli si erano individuate soluzioni fino addirittura a far partire la formazione per un primo pezzo della platea.

Invece nell’incontro con Prefettura e Comune di Napoli l’ennesimo incontro non solo insoddisfacente, ma in cui addirittura hanno messo in discussione quello fino ad ora da loro stessi assunto come impegno.

I disoccupati volevano raggiungere il Consiglio Comunale, comunicato anche alle forze dell’ordine per chiedere incontri ai capigruppi.

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