A corredo di questo post sulla questione fiscale, che tanta parte ha avuto nell’attuale campagna elettorale fino ad arrivare – due giorni fa – al siluramento da destra anche della “riforma Draghi”, ripubblichiamo qui un testo della TIR di più di un anno fa, senza doverne modificare una virgola. In coda ad esso un altro testo sui risultati delle Commissioni Finanze di Camera e Senato e il richiamo ad una ricognizione storica della questione fiscale nel movimento comunista. (Red.)
Per una piattaforma di classe sul terreno fiscale. Detassazione dei salari, imposta progressiva, patrimoniale del 10% sul 10% più ricco!
Quando un lavoratore riceve la busta paga, sempre di più prova sconcerto per la differenza tra il “lordo” contrattato e spesso frutto di lotte, e il “netto” che riceverà. Una differenza dovuta principalmente alle tasse, che tende a crescere di anno in anno, e priva i lavoratori di una buona parte dei già magrissimi aumenti ottenuti con i rinnovi dei contratti nazionali e aziendali (e con il lavoro straordinario).
Un esame approfondito di chi paga le tasse in Italia (e negli altri paesi capitalistici avanzati) 1 ci mostra che a pagare le tasse sono soprattutto i lavoratori dipendenti, non i padroni o i ricchi in generale. Lo Stato negli ultimi decenni ha prelevato una parte crescente di salari e stipendi, mentre ha alleggerito il prelievo su profitti, interessi, rendite e altri redditi dei capitalisti e dei borghesi.
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