In questo disastro sociale, che viene da lontano e la Brexit ha aggravato, emerge qualche segno di reazione: “tagliamo la guerra, non il welfare”, era il messaggio di molti cartelli e dichiarazioni di manifestanti sabato 18.
Non abbiamo mai avuto dubbi sul fatto che la Brexit sarebbe stata una solenne fregatura per i proletari britannici. Ancora più amara per chi se ne era fatto illudere. Ma, abituati ai “tempi lunghi”, in questi decenni di disordinatissimo arretramento del movimento di classe, non contavamo di avere ragione così in breve. E di vedere, in così breve tempo, i lavoratori reagire e portare in piazza le proprie impellenti necessità.
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