Forte sciopero operaio alla Stellantis di Pomigliano contro ritmi di lavoro insopportabili

E’ un piccolo evento in campo operaio. E – indipendentemente dai suoi sviluppi – va registrato con grande soddisfazione, fatto conoscere al più ampio giro possibile, e sostenuto.

Per tre giorni di seguito, e in crescendo, gli operai della Stellantis di Pomigliano d’Arco hanno attuato uno sciopero massiccio sulle linee di produzione della Panda e della Tonale. Ad indirlo è stata la FIOM, tuttora esclusa dai tavoli di contrattazione aziendali, secondo la linea Marchionne. A farlo riuscire in pieno, forse prendendo alla sprovvista gli stessi promotori, sono stati gli operai al colmo di un’esasperazione che si è espressa nella parola d’ordine gridata con rabbia nei cortei interni: “dignità, dignità, dignità”.

Il che significa che nella percezione finalmente lucida di questi proletari, l’azienda, il padrone, si è spinto in questi anni nelle sue pretese schiavistiche fino a calpestare la stessa dignità degli operai con l’imposizione di ritmi sempre più frenetici, con la riduzione ulteriore dei margini di sicurezza, lasciando degradare le condizioni igieniche dello stabilimento (i cessi luridi) pur di ridurre i costi di produzione nel momento in cui, provvisoriamente, il mercato dell’auto sta riprendendosi.

Continua a leggere Forte sciopero operaio alla Stellantis di Pomigliano contro ritmi di lavoro insopportabili
Pubblicità

Martedì 28 marzo: un’ora di sciopero in solidarietà con la lotta dei lavoratori in Francia – SI Cobas (italiano – français – english)

A FIANCO DEI LAVORATORI FRANCESI: SCIOPERIAMO PURE QUA!

Martedì 28 marzo i lavoratori SI Cobas scioperano per 1 ora a fianco dei lavoratori francesi, giunti alla loro decima giornata di lotta contro la riforma delle pensioni che Macron e il suo governo vogliono imporre ai lavoratori e ai proletari transalpini.

Vogliono aumentare l’età pensionabile da 62 a 64 anni, ridurre l’importo delle pensioni e i contributi pagati dalle aziende: più sfruttamento, più profitti, meno tempo di vita per noi stessi. Macron presenta come interesse generale del paese l’interesse dei padroni, che cerca di imporre con la repressione poliziesca contro la lotta di milioni di persone.

Continua a leggere Martedì 28 marzo: un’ora di sciopero in solidarietà con la lotta dei lavoratori in Francia – SI Cobas (italiano – français – english)

Sullo sciopero dei benzinai

Lo sciopero dei benzinai di ben 48 ore è stato subito autoridotto dopo l’incontro dei sindacati di categoria col governo. Tutti i delegati all’incontro si sono espressi negativamente sui risultati del vertice e quindi la prima cosa che non si capisce è perché abbiano fatto marcia indietro. Intanto i distributori aperti sembra siano stati più di quelli chiusi, molti di più. Maggiori adesioni, al netto della garanzia dei servizi essenziali, si sono verificate sulla rete autostradale, e noi che simpatizziamo per i lavoratori, siamo curiosi di sapere se i titolari hanno retribuito i loro dipendenti, se li hanno messi in ferie forzate, se li hanno sospesi, se hanno fatto ricorso alla Cassa Integrazione o cos’altro.

Qual è l’oggetto del contendere? Il governo Meloni, pur di non ammettere di aver detto colossali bugie e di aver montato una campagna elettorale, che ancora non finisce, anche sulla parola d’ordine “Abbasso le accise” smentendosi, però, dopo poche ore, ha cercato di uscire dalle difficoltà indicando l’untore: il benzinaio speculatore. L’atto secondo della pantomima è stato l’invio di poderosi contingenti della Guardia di Finanza a controllare i distributori che sono, tanto per dare un’idea del confronto con le capacità di controllo, 22.000 in tutt’Italia. Cosa dovessero accertare le Fiamme Gialle è presto detto: l’affissione del cartello con il prezzo medio regionale insieme al solito tabellone, quasi mai visibile e quasi mai aggiornato, con il prezzo alla pompa praticato, salvo pesanti sanzioni.

Contro la poderosa, energica manovra antispeculativa, e la relativa formidabile misura, si è levata la protesta dei gestori. Il Decreto Legge su cui il governo ha lavorato con grande zelo e rapidità è stato contestato su questo, e la protesta ha ottenuto che le sanzioni venissero ridotte, cosa fatta altrettanto rapidamente prima che iniziasse lo sciopero.

Continua a leggere Sullo sciopero dei benzinai

Dal Regno Unito: rompere la gabbia delle leggi anti-operaie, unire le lotte per far cadere il governo Sunak – Angry Workers of the World e Movement for Justice by Any Means Necessary (italiano – English)

Alcune/i lettrici/lettori hanno trovato alquanto ingeneroso il nostro articolo sulle lotte nel Regno Unito, nel quale mettiamo in luce come, nonostante una diffusione notevole degli scioperi, soprattutto nel settore pubblico, e un’adesione massiccia agli stessi, il movimento degli scioperi resti tuttora frammentato e nel suo insieme si tenga purtroppo alla larga da obiettivi politici – anzitutto la lotta contro il governo Sunak che, da parte sua, sta invece preparando leggi draconiane contro gli scioperi e le manifestazioni.

Ebbene, abbiamo cercato materiali che ci smentissero (ci avrebbe fatto molto piacere essere smentiti), e riportiamo qui di seguito tutto ciò che di interessante abbiamo trovato: una presa di posizione di un gruppo di lavoratori della sanità e della scuola di Bristol aderenti al circuito di Angry Workers of the World (a sua volta collegato alla rivista statunitense “Insurgent Notes”), e un energico e articolato appello del Movement for Justice by Any Means Necessary – due testimonianze della fondamentale importanza, per le lotte sindacali, di una prospettiva politica capace di dare ad esse un indirizzo anti-capitalista e anti-governativo di ribellione al legalitarismo e di unità di classe, pena il loro soffocamento e la loro sconfitta – in entrambi i casi, infatti, le prese di posizione vengono non dall’interno delle Trade Unions o da altri organismi sindacali, ma da collettivi di lavoratori e di compagni di chiaro orientamento anti-capitalista. Si tratta, pur sempre, però, di due testimonianze di piccole minoranze. Un primo test di quanto simili posizioni pesino nel movimento complessivo delle lotte sarà la giornata del 1 febbraio. In ogni caso, ce n’è di cammino da fare nel Regno Unito per conquistare una vera autonomia di classe. Ce n’è ancora di più in Italia, dove languono perfino gli scioperi. (Red.)

In tempi come questi

  • in cui una crisi globale è ancora una volta seguita dalla minaccia di una guerra globale
  • in cui l’inflazione costituisce un attacco ai nostri salari a livello globale, mentre anche i cosiddetti governi “di sinistra”, dalla Germania alla Spagna agli Stati Uniti, accettano di spendere ancora più miliardi per il riarmo
  • in cui la classe dominante cerca di approfondire le divisioni all’interno della nostra classe, ad es. sotto forma di deportazioni in Ruanda o attraverso le accuse più infamanti
  • in cui l’introduzione dell’automazione e della tecnologia non porta a una vita migliore per tutti, ma a un aumento della disoccupazione e della pressione sui salari
Continua a leggere Dal Regno Unito: rompere la gabbia delle leggi anti-operaie, unire le lotte per far cadere il governo Sunak – Angry Workers of the World e Movement for Justice by Any Means Necessary (italiano – English)

Dalle prime ore dell’alba moltissimi presidi, picchetti, manifestazioni nella giornata di sciopero generale – SI Cobas, Laboratorio politico Iskra, USB

Queste le notizie, alle ore 18, sullo sciopero generale di oggi, 2 dicembre. Ci sembrano anche una buona premessa per la piena riuscita della manifestazione a Roma di domani, 3 dicembre, contro guerra, governo Meloni e carovita.

DALLE PRIME ORE DELL’ALBA, PARTITI PRESIDI, PICCHETTI E MOBILITAZIONE PER LA GIORNATA DI SCIOPERO GENERALE DEL 2 DICEMBRE! COSTRUIRE UNA GRANDE GIORNATA DI MOBILITAZIONE CONTRO SFRUTTAMENTO, CAROVITA E GUERRA!

Non si è aspettato il sorgere del sole per fare partire i primi blocchi e picchetti davanti ai cancelli degli stabilimenti, magazzini, fabbriche di tutta Italia, aprendo cosí la grande giornata di sciopero generale di tutti i settori pubblici e privati, indetta dall’insieme delle sigle del sindacalismo di conflittuale!

Attualmente si stanno articolando scioperi e picchetti:

Alla TNT di Modena, all’Eurovo di Rovigo, alla Fercam di Parma, alla GLS di Reggio Emilia, alla Milkman (appalti Poste Italiane) di Peschiera Borromeo, all’Alcar Uno di Modena, alla BRT di Genova, alla Lavanderia Baldini di Modena, alla DHL di Settala, alla BRT di Crespellano, alla Sogegross di Genova, all’ATM di Milano (via Palmanova), occupazione all’ITL di Napoli, alla Difarco di Piacenza, alla BRT di Torino, alla XPO di Santa Colombo, alla DHL di Corteolona, alla TNT di Alessandria, e in tanti altri stabilimenti, fabbriche, posti di lavoro in continuo aggiornamento…

Continua a leggere Dalle prime ore dell’alba moltissimi presidi, picchetti, manifestazioni nella giornata di sciopero generale – SI Cobas, Laboratorio politico Iskra, USB