Nella notte tra domenica 7 febbraio e lunedì 8 febbraio 18 operaie e 10 operai sono morti folgorati in una fabbrica tessile di Tangeri, distretto di Braness. Erano al lavoro in un seminterrato, che è stato allagato dalla inondazione che ha colpito nei giorni scorsi diverse zone del Marocco, prima la città di Casablanca e poi quella di Tangeri.
L’industria tessile marocchina, nonostante abbia perduto negli ultimi 15 anni molte migliaia di posti di lavoro, resta centrale nella produzione industriale di quel paese, e rappresenta più del 25% dell’export del paese (maglie, denim, tessuti di arredamento, biancheria per la casa). Produce in larga parte per l’esportazione, per case di moda italiane ed europee, soprattutto per il cosiddetto “prêt-à-porter” – “grazie alla vicinanza del Marocco all’Europa e alla flessibilità della sua manodopera”, spiega “Emilia in Marocco”, una delle benemerite reti che favoriscono la penetrazione delle imprese italiane in Marocco.
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