
Ucraina: no alla guerra di propaganda, all’invio di armi e alle sanzioni di USA-NATO-Unione Europea contro la Russia!
Ritiro delle truppe e armi italiane da ogni paese!
Per un fronte dei lavoratori contro gli schieramenti imperialisti!
Centinaia di migliaia di uomini in armi ammassati in trincee e bunker lungo i ghiacciati confini ucraini con Russia e Bielorussia, esercitazioni militari con centinaia di carri armati, forniture di armi da USA, Gran Bretagna, invio di soldati da Francia e paesi dell’Europa orientale in Romania e Bulgaria, semi-ultimatum russi e minacce di mega-sanzioni “proporzionate”, richiamo delle famiglie dei diplomatici a Kiev, europei fratelli coltelli alla rincorsa di USA-NATO in incontri diplomatici coi russi sopra la testa della stessa borghesia ucraina – tutto ovviamente per “salvaguardare la pace”…
È la guerra nel teatro ucraino, o è la sua rappresentazione teatrale? Gli occhi delle cancellerie sono fissati su quelli imperscrutabili di Vladimir Putin. Persino le Borse non sanno se scendere o salire, e paradossalmente la Borsa di Kiev, che sta per essere acquistata da cinesi di Hong Kong, è più sobria di quelle europee e di Wall Street.
Qualunque siano i piani di Putin, fresco del trofeo per la brutale repressione dei lavoratori kazaki, e quelli degli altri giocatori, noi sappiamo dove stare: contro la guerra, contro l’imperialismo di casa nostra anzitutto, e contro tutti gli schieramenti imperialisti (è semplicistico vederne solo due), per l’unità di classe e la solidarietà internazionalista tra i lavoratori, russi, ucraini, italiani ed europei, americani e di tutto il mondo.
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