Evento nazionale. Di più, internazionale. Celebrato sulla stampa di tutto il mondo (occidentale, che – in tanti lo dimenticano – non è affatto il mondo, lo è sempre meno). Congratulazioni alla Meloni fioccano da ogni parte, a cominciare dalla Metsola, presidente del parlamento europeo, noto covo di malaffare dal quale allontanare i riflettori.
Che colpo storico. Che professionalità. Che miracolo investigativo. Quando si dice un apparato di stato integro e irriducibile nella caccia ai suoi “nemici” mafiosi! Chiamato in causa anche il Beato Livatino, chi sa che non sia stato lui ad intercedere con il Padreterno. Quando si è davanti a simili miracoli, nulla va escluso.
Lo avevano cercato ovunque per decenni, notte e giorno, feriali e festivi, senza tregua, l’inafferrabile, la primula nera, il boss dei boss, il tutore di “tutti i segreti” della mafia (e dello stato). L’avevano cercato ovunque salvo che a casa sua, o nelle vicinanze di casa. Sputato identico al caso-Riina, anche lui braccato furiosamente nei cinque continenti e nel circuito satellitare per 23 anni, poca roba rispetto ai 38 di tranquilla latitanza del suo sodale Provenzano…
Continua a leggere Lo cercavano, lo cercavano, lo cercavano senza tregua, ovunque: due note sulla “cattura” di un boss della mafia, e 12 tesi su criminalità organizzata, capitale e stato