Il governo Draghi, a presidio armato delle aziende che licenziano: fermi e arresti a Prato per la lotta Texprint, polizia a carrettate a Trucazzano per la lotta contro Unes

Abbia “passeggiato” o meno il governo nel contrasto alla pandemia, è certo che è insonne nel reprimere la lotta operaia soprattutto quando questa mette in questione il potere di licenziare dei padroni. Ieri ed oggi la sua azione si è concentrata a Prato contro un presidio degli operai Texprint con fermi e arresti, e a Trucazzano contro la lotta dei 49 lavoratori licenziati da Unes.

Il governo di “unità nazionale”, o di unità padronale – come è stato a ragione denominato – ha dato il via libera ai licenziamenti, e non intende recedere. La sua tattica, assecondata in pieno dagli apparati di Cgil, Cisl, Uil, è scoperta: procedere a scaglioni (fine giugno, fine ottobre) e tenere separati i diversi “casi”: Embraco? Un caso a sé. Whirpool? Lo stesso. Gianetti ruote? Un altro caso a sé, ovviamente. Gkn, come sopra, inutile a dirsi. Incontri dei singoli stabilimenti con questo o quell’esponente del governo o del sottogoverno o dei governi locali, e poi? Poi il niente, o – forse è anche peggio – la farsa di una legge Orlando “contro” la fuga delle multinazionali, che già si capisce sarà (se mai ci sarà) ancora più inconsistente della francese Loi Florange, diventata celebre solo per come è facile aggirarla. Decine e decine di “tavoli di crisi” mantenuti formalmente “aperti” solo per estenuare e disperdere, anche con il ricorso alla cassa integrazione (a tempo), quel po’ di reazione operaia che qua e là c’è stata.

Finora solo dalla lotta dei facchini FedEx di Piacenza organizzati con il SI Cobas è arrivato una messaggio chiaro e forte che non è chiudendosi a Piacenza, e nella sola propria azienda, che si può piegare il padrone FedEx. Così come non è chiudendosi a Firenze e nella Gkn che si può piegare la Gkn, e via procedendo per tutti questi casi (incluso quello della Texprint) ed altri a venire. Che casi singoli non sono, ma fanno parte di un attacco unitario ai livelli di occupazione della classe operaia, e a quel che resta di “garanzie” e “diritti acquisiti” con la lotta e l’organizzazione.

A meno di non voler accettare la sconfitta in partenza, la via obbligata è quella di far convergere le forze in campo, a cominciare dagli operai colpiti dai licenziamenti, in un solo fronte di lotta che sia il motore di una risposta di classe e sociale più ampia, e finalmente determinata, all’asse padronato-governo che oggi appare saldo. Lo sciopero dell’11 ottobre, e l’assemblea del 19 settembre che lo prepara, rispondono a questa stringente necessità. E saranno un banco di prova per tutti.

4 ARRESTI PER LO SCIOPERO DELLA FAME DEGLI OPERAI #TEXPRINT
APPUNTAMENTO DOMANI ORE 9:00 AL TRIBUNALE DI PRATO

Poco fa ci è arrivata la conferma che, oltre ad Abdou, lavoratore Texprint in sciopero della fame arrestato questa mattina durante lo sgombero in piazza del Comune, sono in stato di arresto anche Arturo, Milly e Lapo. Sono stati vergognosamente aggrediti dalla polizia questa mattina davanti alla Questura, che ora li ha arrestati inventandosi accuse di resistenza a pubblico ufficiale.

Abdou non mangiava da 2 giorni quando in 5 poliziotti l’hanno portato via di peso.
Arturo è stato aggredito mentre cercava di aiutare un altro operaio di Texprint che veniva preso a pugni dalla polizia davanti alla Questura.
Lapo e Milly stavano passando in macchina davanti alla Questura e hanno deciso di fermarsi per sostenere gli operai, non hanno fatto in tempo a percorrere il marciapiede che sono stati placcati da 5 poliziotti ciascuno e portati via.

Tutto questo è una grande vergogna che ha dei nomi: Matteo Biffoni, sindaco di Prato che la responsabilità politica di quanto accaduto, e Questura, che ha avuto una gestione criminale dell’intera giornata.
Domattina facciamo sentire il nostro calore a questi 4 compagni coraggiosi che passeranno la notte in cella per aver denunciato lo sfruttamento del distretto tessile Pratese!

APPUNTAMENTO ORE 9:00 AL TRIBUNALE DI PRATO
TUTTI LIBERI! TUTTE LIBERE! 8️⃣❌5️⃣

SI Cobas Prato e Firenze

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